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SIMONA BERTOZZI / NEXUS

Teatro Félix Guattari
9/1
6 dicembre 2020
tutor Piersandra Di Matteo


     

SCONFINATO
Percorso di residenza

Con emozione intendo una modificazione del corpo da cui venga incrementato, oppure indebolito, e cioè favorito, oppure ostacolato, il potere d’agire del corpo stesso…
B. Spinoza, Etica

SCONFINATO è una delle azioni di EUREKA, progetto multiforme, contenitore di pratiche e di eventi performativi pensati intorno alla dimensione della scoperta e dell’invenzione, e a come queste prospettive producano inediti immaginari nelle posture e nel movimento.

SCONFINATO si struttura come percorso di ricerca in cui si interrogano le emozioni, articolando gesti e strutture coreografiche create sul tratto del limite, della velocità e della sospensione alternati a stati di attesa e riposo. Iconografie passeggere da cui ripartire per una incalcolabile distanza.

Il corpo si allinea e destruttura la verticalità, ritrovando nello sbilanciamento una possibilità sorprendente di incidere lo spazio e disegnare nuovi scenari.
L’approdo è una scintilla, la soglia per un altro attraversamento.
L’epifania è lasciarsi irradiare nel movimento, nella sua inesausta tensione epidermica e nella danza che si fa azione visibile della vita.

SCONFINATO si colloca tra le residenze di ricerca sul movimento, approfondimento teorico e studio coreografico, per la creazione di Wishful thinking (titolo provvisorio) il nuovo lavoro in programma per il 2021.


 


Simona Bertozzi / NEXUS
Performer e coreografa, laureata al DAMS di Bologna, si forma in danza contemporanea tra Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra e danza, tra gli altri, per il catalano Tòmas Aragay e Virgilio Sieni.
Dal 2005 è impegnata in un percorso autoriale di ricerca coreografica e nel 2008 costituisce la Compagnia Simona Bertozzi | Nexus. 
Nei suoi lavori il linguaggio del corpo risente della compenetrazione di pratiche, pensieri e discipline che fanno dell’atto creativo un sistema multiforme e volto a misurarsi con la contemporaneità.
Negli anni i suoi progetti hanno ottenuto sostegni e ospitalità da parte di importanti circuiti regionali, italiani ed europei, mediante coproduzioni e residenze coreografiche.
Tra i progetti più recenti emergono: il Prometeo, composto da sei episodi coreografici tra cui And it burns, burns, burns  finalista ai Premi UBU 2017 come Miglior Spettacolo di Danza, Anatomia creato con Francesco Giomi (Tempo Reale Firenze) e Enrico Pitozzi (Università di Bologna), Joie de Vivre  coprodotto da ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Nexus (in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto) e Tra le linee progetto coprodotto da Torino Danza, MilanOltre, Nexus e Festival Est Ovest.

Dal 2014 il percorso di creazione si è rivolto anche a giovani interpreti, coinvolgendo bambini e adolescenti.
Nel 2019 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo e il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Parallelamente all’attività di creazione, si occupa anche di percorsi di alta formazione e collabora con ricercatori e studiosi di arti performative.

https://simonabertozzi.it/

Piersandra Di Matteo
Studiosa, dramaturg e curatrice nel campo delle arti performative. Dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici all’Università di Bologna, dove ha svolto anche la ricerca post-dottorale, è docente di Regia all’Accademia di Belle Arti di Bologna e direttrice, insieme a Silvia Bottiroli, del Master Curating Performing Arts, nell’ambito delle attività del corso Teatro e Arti Performative di IUAV – Università di Venezia.
I suoi interessi teorici spaziano dal teatro postdrammatico alle pratiche curatoriali, dalla linguistica alla filosofia contemporanea. Per gli esiti scientifici delle sue ricerche dedicate alla voce nelle arti sceniche contemporanee è invitata a tenere conferenze e seminari in importanti centri di ricerca internazionali, tra gli altri The School of Creative Media/City University of Hong Kong; La Salle College of the Arts, Singapore; The Centre for Interdisciplinary Voice Studies/C4CC, Londra; La Sapienza Università di Roma, Shanghai Theatre Academy; CRIalt/Universiteé de Montréal; SNDO-School for New Dance Development, Amsterdam.
Da anni è la più stretta collaboratrice teorica di Romeo Castellucci, con il quale lavora nei maggiori teatri e festival internazionali, tra gli altri Opéra de Paris, Festival d’Avignon, Théàtre La Monnaie Bruxelles, Schaubühne Berlin, Wiener Festwochen, Ruhrtriennale, Staatsoper Hamburg, Opéra de Lyon, Bayerische Staatsoper Munich.
All’attività di theoretical advisor di artisti e performer, affianca la scrittura critica sulle pagine di Alfabeta2 e Doppiozero, e cura per NERO la sezione #Voicetopia. Curatrice di progetti dedicati alle arti performative, tra i quali la direzione The Last Festival, Galleria Montevergini di Siracusa (2005-2006), e la co-direzione Crisalide Performing Arts Festival di Forlì (2010-2011), si aggiudica il Premio Ubu “Miglior progetto artistico-organizzativo” per la cura di E la volpe disse al corvo, Progetto Speciale 2014 della città di Bologna. Attualmente è curatrice per Ert di Atlas of transitions. New geographies for a cross-cultural Europe, Creative Europe (2017-2020). È inoltre visiting scholar al MESTC/CUNY The City University of New York.

     

Progetto Interregionale di Residenze Artistiche realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna e MiBACT.
http://www.residenzeartistiche.it/